Nella fossa delle mummie

Il Senato, come appare oggi a chi ha gli occhi per vedere. Immagine da https://www.pensalibero.it/senato-eletto-comunque-dal-popolo-sicuramente-non-facile-capire/senato-vuoto/

Car* fratelli e sorelle della comunità LGBT+ italiana, oggi, nell’ennesimo segnale della vittoria mutilata che è stata rifilata a questo Paese nella guerra al Covid con i maneggi di quelle larve che abbiamo portato in Parlamento, l’agnello sacrificale, come spesso è accaduto e primariamente vi è accaduto, siete voi.

Però non siete solo voi, ad essere sacrificat* oggi sull’altare delle Larghe Intese, in questa specie di cerimonia macabra, grigia, per certi versi anche noiosa: se questo Paese è oggi molto, ma veramente molto, migliore di come si presentava solo una ventina d’anni fa, io credo e posso dimostrare che lo dobbiamo solo o quasi solo a voi.

Siete voi, carissim* fratelli e sorelle miei, che siete venut* a dirci che l’Eros non è un prestampato, che l’Amore non si vende in bottiglie di plastica, che il Bello non si riflette in un solo specchio. Avete addolcito l’animo delle persone, le avete convinte a cambiare o magari a non cambiare, ad accettarsi per come sono o ad abbracciare una trasformazione. Ci avete portato Almodóvar e quell’Europa mediterranea ma più moderna degli USA, ci avete fatto ascoltare discorsi su sessualità e sensualità in prima e seconda serata in televisione, avete liberato le nostre parole, i nostri sentimenti, le nostre azioni da catene di cui, a guardarci indietro, credo non riusciremmo nemmeno a motivare l’esistenza.

Eppure, oggi vi hanno sacrificat*, di nuovo, sul palco di quel circo macabro che è la politica italiana. Forse in cambio di una poltrona di Sottosegretario, forse per vincere qualche Comune l’anno prossimo, o perché un beneficiario delle famose “nomine” ce l’aveva con voi o per qualche vendetta privata. Quello che posso dire per certo, l’unica cosa davvero certa di questa storia secondo me, è che le ragioni di questo gesto nulla hanno a che fare né con la politica, né con i diritti, né con la vita, i sentimenti, i bisogni delle persone.

Io vi faccio la mia più ampia solidarietà, a voi e a tutt* quelli che, magari non sapendolo, avrebbero beneficiato di questa legge come hanno beneficiato della vostra benedetta rivoluzione gentile.

A quelle larve che siedono in Parlamento invece dico:

Ci avete detto per anni che questa era la vostra battaglia. Nell’ultimo anno, poi, è diventata una delle due sole vostre battaglie, visto che sul resto vi siete rinnegati non tre ma trenta volte nel giro di pochi mesi. Per questa battaglia, che a me sta a cuore tantissimo, ne avete trascurate tantissime altre, come se non aveste il tempo di seguire più pratiche insieme. E adesso scopro che 16 Senatori, magari portati lì dai voti delle stesse persone che hanno tradito, sono bastati a liquidare, in poche ore, la modalità del voto ed il suo risultato.

Cosa avete da dire voi, adesso?

Siete indignati? E per cosa, per la vostra incapacità?

Siete arrabbiati? E con chi, con i vostri alleati al Governo o negli altri Enti?

Riproporrete la legge? E a chi, se chiunque studia queste cose sa che fino al 2023, si votasse pure a metà del 2022, non c’è comunque un Parlamento in grado di votarla; e che, anche dopo, i giochi che state preparando sono l’ennesima brodaglia dove scaldare, in numero addirittura ridotto e ancor meno rappresentativo di un Paese sempre più (per fortuna, e nonostante voi) variegato e complesso, lo stesso ammasso di ferrivecchi e dinosauri che ha votato poco fa?

Dovreste chiamare alla mobilitazione del Paese, dovreste tempestarci di petizioni e referendum consultivi, dovreste chiamare le piazze a riempirsi di gente che vuole non, sappiatelo, il vostro aiuto, ma costringervi a muovervi.

Avreste, in verità, dovuto farlo ben prima di adesso, e con la necessaria continuità.

E adesso, cari Padri Coscritti, andate pure a votare l’ennesima schiforma vomitata dalle solite stanze, anche se prima di suonare il piano dal vostro scranno non l’avete nemmeno letta, dite a tutti i microfoni che è fantastica e pregate che gli abitanti di questo sfortunato Paese, come spesso è accaduto, facciano finta di dimenticarsi cos’è successo.

Ma io credo che in tant* ricorderanno e ricorderemo, invece, cos’è successo in questo 2021.

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