
L’anno del Covid ha visto, fra le tante tragedie, quella culturale.
E’ vero che il mercato videoludico è andato alla grande. E’ vero che gli ebook si sono fatti ancora più strada fra i lettori e che, fra documentari, podcast, audiolibri e streaming audio e video, chi ha avuto tempo e voglia ha potuto tenersi al passo con le ultime dal pianeta Cultura.
Eppure non sono mancati dei veri e propri disastri: dai teatri chiusi ai concerti che non si sono tenuti, dalle librerie chiuse per settimane agli studios che hanno dovuto inventarsi nuove procedure per tenere in sicurezza i set, è chiaro che i problemi ci sono e non sono pochi, sia sul fronte della produzione che su quello dei consumi.
Il vaccino: forse l’unico vero strumento con cui far finire non solo e non tanto il virus, ma l’allarme sociale che l’epidemia ha generato, e con esso la maggior parte delle restrizioni e dei cali nel consumo.
Non me ne vogliano i NO-Vax italiani o esteri: se dobbiamo riflettere su cosa farà finire, ripeto, non solo e non tanto l’epidemia ma l’allarme sociale, e quindi su cosa farà ripartire la possibilità concreta dei consumi culturali oltre la fruizione domestica, allora bisogna dirsi che solo il vaccino, al momento, possiede una simile forza non solo clinica, ma anche mediatica.
Ciò detto, questo blog ogni anno dona una piccola somma a progetti artistici e culturali. Una goccia in un mare per fortuna grandissimo e popolato da flora e fauna molto variegate.
E siccome questo è stato un anno terribile per la Cultura e per chi ci lavora e il nuovo che comincia non sembra presentarsi troppo bene, ho deciso di raddoppiare la donazione: 200 euro a un massimo di 4 progetti o enti a carattere artistico o culturale.
Anche quest’anno faccio un invito. Se conoscete progetti, enti, fondazioni o simili che cercano fondi, scrivetelo pure nei commenti, sui social, via mail: li segnalerò senz’altro, e se anch’io farò una donazione, non mancherò di dire chi me lo ha consigliato. Unica regola: che non siano progetti vostri o di vostri congiunti.
Tempo fino al 28 febbraio.
E infine auguro un buon 2021 a chi legge, e più è stato difficile il 2020, più sereno e ricco possa essere l’anno nuovo.
Buon anno alla Cultura e a chi la ama!!!