Notte Nuda – Lorenzo Lepori (2018) | Recensione Film

Locandina di Notte Nuda, da Notte-nuda.it
La locandina, da Notte-nuda.it

English version available here.

Anno: 2018

Produzione: 30 Holding S.r.l.; Baionetta Movies Production; Canchedorme

Regia: Lorenzo Lepori

Sceneggiatura: Lorenzo Lepori; Antonio Tentori

Direzione della Fotografia: Leonardo Monfardini

Montaggio: Lorenzo Cigna; Lorenzo Lepori

Effetti speciali e Trucco: Pizzolitto Fx Studios

Musiche: Cremo; Terapia dell’Imbarazzo; Francesco Tredici

Durata: 70 minuti circa

Budget: 8.000 € (fonte: iHORRORdb)

Incassi: N/A

Trailer

ATTENZIONE – CONTIENE SPOILER

Due anni dopo l’antologico Catacomba, Lorenzo Lepori torna alla carica con un lungometraggio horror: Notte Nuda.

Senza voler dire troppo, la trama è la seguente. Un contadino, andato nei boschi a far legna, trova quello che sembra un corpo di donna mummificato. Mentre lo ispeziona, il corpo prende vita e, dopo aver morso la mano del contadino, prenderà (o forse ri-prenderà) le forme di una vampira (Simona Vannelli). Parallelamente, due vecchi amici preparano una rimpatriata a base di sesso, droga e rock ‘n roll, cui parteciperà anche la ragazza di uno di loro, Milena (Yana Proshkina). Le due storie si incroceranno drammaticamente nei boschi fuori città.

Ciò detto, i punti forti di questo film sono più di uno, e un paio li abbiamo già nominati.

Prima di tutto, la trama, frutto di un lavoro a quattro mani di Lepori e Tentori (che con Lepori aveva già sceneggiato Catacomba), si regge egregiamente lungo l’intera durata del film, complice anche una buona colonna sonora.

Altro punto forte è l’ambientazione: le campagne della provincia di Pistoia, e più in generale l’Appennino e le sue pendici, sono location fantastiche. In pochi metri di bosco o sottobosco è possibile ambientare un’intera storia, e qui è stato fatto. La fotografia, poi, ha egregiamente reso l’idea dell’incubo vissuto dai personaggi, ma anche della magia che si respira a contatto col soprannaturale e con la Natura.

E poi i personaggi, umani e non.

Il protagonista, Paolo (Pascal Persiano), è un personaggio molto particolare: per usare le parole di Persiano nelle interviste incluse nell’edizione DVD, “un ex viveur che (…) ha vissuto la vita a 360 gradi“. Oggi un vecchio leone, amareggiato e un po’ stanco. Un personaggio “crepuscolare” (parole di Tentori1), le cui vicende si riveleranno sempre più problematiche. Anche Andrea (Henrj Bartolini), coprotagonista del film, è un personaggio di senso compiuto: un giovane imprenditore o professionista godereccio e ridanciano, amante di una bella vita che in realtà se lo sta mangiando da dentro.

Ma soprattutto la vera protagonista, la vampira, interpretata da Simona Vannelli. Va detto che “vampira” è la definizione che ne danno Lepori e Tentori, ma forse c’è anche qualcos’altro: Simona Vannelli interpreta, oltre a un essere che si nutre di sangue umano, qualcosa di simile a una ninfa o a una sorta di divinità boschiva uscita dal mito o da qualche leggenda popolare. Potrebbe ricordare, in particolare, certi vampiri del folklore europeo: esseri voraci, animaleschi, per scovare i quali si aprivano le tombe nei cimiteri di campagna, come nella famosa Diceria Del Vampiro di Michael Ranft o, se volete, nel Vampyr di Dreyer2.

Da una parte, infatti, come le divinità del pantheon ellenistico, il personaggio conserva una sua profondità, un’ambiguità di fondo: non sembra in grado di parlare; per distruggere gli intrusi resuscita, donando loro una qualche forma di vita, i morti; pur mutandone le fattezze, guarisce i feriti non già succhiandone il sangue ma, al contrario, donando loro il suo. E dall’altra parte, invece, i canini sporgenti e il fatto non trascurabile di succhiare comunque il sangue dei vivi lo riportano a quei vampiri dell’Europa pre-illuministica, quella della peste, dei pogrom, dell’Inquisizione, dei fatti del Gévaudan.

E, in effetti, quello fra i residui degli antichi culti pre-cristiani e le leggende popolari su vampiri pre-stokeriani, licantropi e simili è un binomio che a un certo punto si è verificato, è esistito: col procedere della cristianizzazione, gli dèì antichi divennero demoni, figure di Satana, oggetto di culti stregoneschi; attorno a loro, le lamie e gli incubi del mito si unirono agli elementi già presenti nel folklore europeo, formando un esercito di servi del Diavolo inviato sulla Terra a corrompere il bracciante agricolo e la dama di corte con immoralità, malattie e magari qualche eresia. I due mondi finirono così per toccarsi, dando vita a quel fantastico medioevale che uno specialista come Alessandro Barbero ha giustamente accostato all’horror.

Fa molto pensare, questa vampira, che gira nuda nei boschi come una lupa, che come Orfeo comanda alle belve. Molto bella, peraltro, l’inquadratura in cui, appoggiatasi a un ceppo, ride di fronte all’uomo che sta per essere aggredito da due resuscitati.

Gli effetti, affidati alla Pizzolitto Fx Studios, sono quasi esclusivamente prostetici. Una scelta dichiarata di inserimento del film in un certo tipo di Cinema, in una concezione per cui, almeno per il momento, una testa tagliata o un arto mozzato, se realizzati a dovere, possono avere un impatto anche maggiore degli stessi effetti realizzati in CGI.

E in questo film, tutto sommato, l’impatto c’è. Al punto che c’è chi ha ritenuto di accostare il modello della vampira in letargo alla Notte del Buonarroti. E chissà che lo stesso Lepori, che ha scelto come titolo proprio Notte Nuda, non ne sia stato effettivamente ispirato.

Per quanto riguarda la sceneggiatura, c’è una cosa che è stata notata anche all’estero: questo film potrebbe essere visto in qualunque parte del mondo in lingua originale senza grossi problemi. Il sangue, la sensualità, la magia affascinante dei boschi sono tanto immediati da renderlo facilmente comprensibile indipendentemente dalla propria lingua madre.

A parte questa piccola nota sull’immediatezza cinematografica del film, si sottolinea comunque la presenza di sottotitoli in lingua inglese, che sono comunque sempre utili (e anzi, a parere di chi scrive, necessari3).

Infine, l’edizione DVD comprende diversi extra, fra cui spiccano delle più che benvenute interviste e un fumetto, sorta di vero e proprio storyboard del film, realizzato da Lorenzo Lepori (omonimo del regista), già disegnatore di Oltretomba e di altri fumetti horror-erotici, che già aveva disegnato il fumetto incluso nell’edizione DVD di Catacomba due anni prima.

Notte Nuda è sicuramente un film che gli appassionati di horror vedranno con piacere, per tastare il polso al cinema indipendente italiano, per divertirsi con creature fantastiche e tanto sangue, per evadere dal grigio dei tweet dei politicanti che infestano la nostra sfera pubblica.

Trailer

Sitografia

iHORRORdb – http://www.ihorrordb.com/movies/243914-notte-nuda (ult. visita 15/07/2019)

IMDB – https://www.imdb.com/title/tt7362354/locations (ult. visita 14/07/2019)

Indie Horror Online – https://indiehorroronline.wordpress.com/2018/12/27/notte-nuda-2018/ (ult. visita 15/07/2019)

Lifestylemadeinitaly.it – https://lifestylemadeinitaly.it/notte-nuda-recensione-horror-lorenzo-lepori/ (ult. visita 15/07/2019)

Notte-nuda.it – https://notte-nuda.it/images/locandina_ALTA.jpg (ult. visita 15/07/2019)

Notte-nuda.it – Nocturno. Il bosco ha fame. Di Davide Pulici. Visibile su: https://notte-nuda.it/images/NotteNuda_Nocturno.jpg. (ult. visita 15/07/2019)

Weirdletter – http://weirdletter.blogspot.com/2011/05/diceria-del-vampiro-de-masticatione.html (ult. visita 14/07/2019)

Wikipedia in italiano – https://it.wikipedia.org/wiki/Bestia_del_G%C3%A9vaudan (ult. visita 14/07/2019)

Wikipedia in italiano – https://it.wikipedia.org/wiki/Notte_(Michelangelo) (ult. visita 15/07/2019)

Wikipedia in italiano – https://it.wikipedia.org/wiki/Vampyr_-_Il_vampiro (ult. visita 15/07/2018)

Youtube – Canale MartiniX – Intervista del 22/04/2017 ad Alessandro Barbero presso il Torino Comics dello stesso anno – https://www.youtube.com/watch?v=oYgmQFUUnZA (ult. visita 16/07/2019)

  1. Sempre dalle interviste incluse nel DVD.
  2. A riconferma di questa ambigua natura del personaggio, anche Davide Pulici, su Nocturno, ne parla in termini di “demone femminile” e “diavolessa-vampira“.
  3. Al punto che, personalmente, da spettatore ritengo siano da inserire sempre e in più lingue.

Un pensiero su “Notte Nuda – Lorenzo Lepori (2018) | Recensione Film

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