Se Fossi Dio… – Meg Rosoff (2011) | Recensione Libro

Se Fossi Dio... - Copertina dell'edizione italiana
Copertina dell’edizione italiana, da Amazon.it

English version available here.

Titolo originale: There Is No Dog. What if God Were a Teenage Boy?

Anno: 2011

Autore: Meg Rosoff

Editore: Penguin Putnam Inc. (oggi Penguin Random House); Fanucci Editore (per l’Italia)

Distributore: Fanucci Editore (per l’Italia)

Traduzione: Carlo Milani

Pagine: 248

ISBN: 978-88-347-1841-4

ATTENZIONE – CONTIENE SPOILER

Perché, se Dio è tanto buono, permette che il Male esista e spesso prevalga nel Creato?

A questa domanda si sono date spesso risposte complicatissime. Se fossi Dio… risponde invece semplicemente: Dio non è buono. Anzi.

In realtà, in questo romanzo fantasy young adult1 di Meg Rosoff troviamo un Dio che, più che essere buono o cattivo, è in una fase particolare della sua vita: è infatti un adolescente. Era un adolescente quando si è trovato a governare la Terra ancora in formazione; è un adolescente oggi, dopo qualcosa come 5 miliardi di anni; forse rimarrà un adolescente per sempre (o comunque per un tempo che non ci sembra percepibile in termini umani).

Il nome di Dio? Bob.

In quanto adolescente, Bob ha in sé tutto il peggio della categoria: irascibile; preda di tempeste ormonali che si riverberano sul clima della Terra; voglioso di ragazze da possedere trasformato in aquila, drago e simili; in odio con la madre.

Sì, perché Bob non è un dio solo: ha anche una mamma affettuosa e possessiva, Mona, anch’essa una dea, nonché un segretario che funge in parte da coscienza e in parte da figura paterna, il Signor B. Ha anche un Eck, suo animale domestico e ultimo della sua specie. Divini sono anche Emoto Hed, sorta di gangster del mondo divino, e sua figlia Estelle.

E’ un Dio tanto strano?

Certo, non è l’anziano abitante delle nuvole vestito di tunica bianca e sandali che tutti conoscono, ma non è nemmeno troppo diverso dagli dèi del politeismo: anche loro infatti vivevano (e vivono, dove ancora sono adorati) circondati da parenti, amici, nemici e conoscenti in quello che era sostanzialmente un pantheon in perenne espansione.

E come Bob anche Zeus, non appena scorgeva una Antiope o una Danae, si trasformava in satiro, toro, cigno, pioggia o nel marito o amante di queste per possederle.

Nel mito, poi, poteva benissimo capitare che un Dio qualsiasi, per un motivo spesso altrettanto qualsiasi, mutasse il clima e la geografia della Terra e non solo: scatenava alluvioni, tempeste e tifoni2; costruiva isole gettando enormi massi nel mare3; accendeva stelle nel Cielo per omaggiare i più degni fra i mortali4.

Ecco, il divino Bob è un concentrato di queste caratteristiche e, seppure poco familiare a noi moderni, quello che ne risulta è tutto sommato un Dio credibile.

Molto credibili sono anche le partite di poker che Mona gioca contro Emoto Hed e in cui, come si conviene, la Fortuna e il Caso governano le sorti degli dèi e dei loro domini, dall’assegnazione di pianeti da governare alla sopravvivenza o meno delle specie animali.

Questa idea del poker degli dèi vale da sola il libro, che ha comunque altri punti di forza.

Prima di tutto una certa ironia che pervade il tutto: a volte si ha come la sensazione di leggere Benni; altre volte emerge una certa critica verso l’adolescente occidentale medio o la sua famiglia, ovviamente in qualche modo disfunzionale; altre volte il tono è quello della commedia tv della domenica pomeriggio, che in tanti guardano e guardiamo e non è peccato.

Un altro punto di forza è un pizzico di realismo con cui i personaggi si trovano a fare i conti: se sono immortali, come possono vivere sempre nello stesso posto senza destare sospetti? Ecco che allora la famiglia di Bob migra da un luogo all’altro da sempre. E per far perdere le proprie tracce Bob è solito scatenare calamità naturali in grado di distruggere i suoi luoghi di residenza, normalmente fregandosene delle conseguenze.

E chi raccoglie i cocci? Il Signor B.

Questi è infatti il secondo protagonista del romanzo e forse il vero appiglio per il lettore. Caratterizzato da una certa flemma e distinzione, il Signor B è un impiegato modello dell’agenzia che si occupa di governare l’Universo, e da sempre sogna di poter governare un pianeta tutto suo.

Negli ultimi millenni evidentemente le sue ambizioni si sono ridotte, e ciclicamente pensa alle dimissioni o al trasferimento. Una sola cosa lo trattiene sulla Terra: le balene, gli unici esseri che Bob gli ha concesso di creare. E a differenza del resto del Creato, che il Signor B giudica caotico, malfatto, frutto della fretta di un incompetente ambizioso e velleitario, le balene sono il suo orgoglio.

Il Signor B è anche incaricato di sbrigare le pratiche di Bob, ossia le preghiere dei terrestri e i problemi del pianeta. Mentre Bob corre dietro ad ogni ragazza di suo gusto, il Signor B deve salvare gli emarginati, miracolare i malati, limitare i danni prodotti dallo stesso Bob durante le sue crisi d’ira e persino durante i suoi sogni.

A questo ménage quotidiano si aggiunge il nuovo bersaglio del desiderio di Bob: Lucy, dolce addetta dello zoo locale con qualche problema sul lavoro (oltre, anche lei, con degli screzi con la madre).

Bob cercherà di conquistarla in tutti i modi. Fremente di desiderio, dapprima si dimenticherà completamente del suo mestiere di Dio, e poi scatenerà un nuovo Diluvio causando milioni di morti.

Il Signor B ci metterà una pezza, finché sarà in grado di sopportarlo.

Intorno a tutto questo, altri personaggi si muovono sul confine che passa fra il comico e la commedia romantica. Le loro storie, magari banali, magari interessanti, sono un’occasione per tirare il fiato rispetto alla trama principale e alle sue catastrofiche implicazioni.

In tema di traduzione ed editing del testo, l’unico punto oscuro sembrerebbe essere un “consiglio di Stato” che non corrisponde alla versione originale, dove si parla di un generico “board“, ma senza riferimenti ad una forma statuale precisa5. Ovviamente una lettura dell’originale completo potrebbe cambiare questa prospettiva, ma anche nel resto del romanzo non si fa alcun cenno ad una simile organizzazione del mondo divino.

Sicuramente bisogna fare i complimenti a Fanucci Editore per avere scelto un testo che si permette di affrontare il tema della divinità con questa leggerezza. Uguali complimenti vanno fatti a Penguin Putnam per l’edizione originale, naturalmente.

E per identiche ragioni occorre infine congratularsi con Meg Rosoff, per un coraggio che si vorrebbe non doverle riconoscere. A seguito della pubblicazione di Se fossi Dio…, Rosoff è stata infatti costretta a subire una campagna di diffamazione diretta a colpire la presunta “blasfemia” del romanzo6.

A dispetto delle polemiche, Meg Rosoff non ha altra colpa che quella di aver saputo rendere comiche le avventure di un Dio classico e moderno, umano e divino nello stesso tempo.

Se Fossi Dio… è un libro unico nel suo genere: nel 2011 non c’era niente di simile nel panorama young adult statunitense7, e questo primato sembra ancora oggi imbattuto dentro e fuori da quei confini.

Consigliatissimo a tutti, atei e credenti di ogni età, e specialmente a chi ama le storie romantiche con un pizzico di ironia, agli amanti della satira sulla religione, agli amanti della mitologia e del fantastico, a chi ama il genere catastrofico.

Sitografia

Franci Lettrice e Sognatrice – http://francilettricesognatrice.blogspot.it/2012/01/se-fossi-dio-di-meg-rosoff.html (ult. visita 13/08/2017)

Shmoop – https://www.shmoop.com/there-is-no-dog (ult. visita 15/08/2017)

Sito ufficiale di Meg Rosoff – http://www.megrosoff.co.uk/work/there-is-no-dog/ (ult. visita 13/08/2017)

The Guardian – https://www.theguardian.com/books/2011/aug/12/no-dog-meg-rosoff-review (ult. visita 11/08/2017)

The Telegraph – http://www.telegraph.co.uk/culture/books/bath-childrens-literature/8790650/Meg-Rosoff-event-cancelled-over-blasphemous-book.html (ult. visita 09/08/2017)

Wikipedia in inglese – https://en.wikipedia.org/wiki/Young_adult_fiction (ult. visita 13/08/2017)

Wikipedia in italiano https://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_per_ragazzi (ult. visita 13/08/2017)

  1. Cioè diretto ad un pubblico di giovani adulti, in parte assimilabile alla nozione di letteratura per ragazzi ma con contenuti più maturi. Cfr. https://en.wikipedia.org/wiki/Young_adult_fictionhttps://it.wikipedia.org/wiki/Letteratura_per_ragazzi.
  2. Poseidone nell’Odissea, ma anche Yahweh nella Genesi e i suoi omologhi sumerici nell’Epopea di Gilgamesh.
  3. Polifemo, di natura semidivina, avrebbe creato i Faraglioni gettando massi contro la nave di Odisseo.
  4. Orione, le Pleiadi e altri.
  5. Si veda l’estratto pubblicato qui: https://www.shmoop.com/there-is-no-dog/mr-b.html.
  6. http://www.telegraph.co.uk/culture/books/bath-childrens-literature/8790650/Meg-Rosoff-event-cancelled-over-blasphemous-book.html.
  7. Come dichiara lo scrittore Anthony McGowan: https://www.theguardian.com/books/2011/aug/12/no-dog-meg-rosoff-review.

Un pensiero su “Se Fossi Dio… – Meg Rosoff (2011) | Recensione Libro

  1. Pingback: There is no Dog - Meg Rosoff (2011) | Book Review - Ipogeo dell'Arte

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.